Costruire nazioni. Questioni identitarie nell'arte e nella critica italiana e tedesca 1895-1915 di Garinei Silvia - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Costruire nazioni. Questioni identitarie nell'arte e nella critica italiana e tedesca 1895-1915

  • Autore: Garinei Silvia
  • Editore: Campisano Editore
  • Isbn: 9788885795150
  • Categoria: Arti
  • Numero pagine: 432
  • Data di Uscita: 27/03/2019
  • Collana: Saggi di storia dell'arte
60,00 €
Esaurito

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La ricostruzione storico-critica compiuta in questa pubblicazione è nata col principale obiettivo di definire il contesto in cui si affermò la moderna arte tedesca in Italia - affermazione dalla quale la concomitante penetrazione delle teorie di Wölfflin, Worringer, Langbehn, Thode, Hildebrand, Meier-Graefe, Scheffler e Gerstenberg, non deve essere disgiunta - prima che questo venisse irrimediabilmente compromesso dagli esiti delle due guerre mondiali. In tale operazione si è evidenziata sin da subito l'importanza della ricaduta dell'idea di Stato-nazione, che si stava attestando in tutta Europa a cavallo dei secoli XIX e XX, nella comprensione e nella lettura da parte italiana dell'opera di Lenbach, Liebermann, Böcklin, Stuck, Dettmann, Kampf, del realismo e dell'impressionismo tedesco, idea con cui si voleva indicare il valore caratteriale, gli esiti della coscienza culturale e politica maturata da un popolo in tutte le sue espressioni d'indole e inclinazioni. Quello della teorizzazione di un'arte nazionale si è rivelato essere un terreno particolarmente adatto dal quale lasciar riaffiorare aspirazioni sociali e artistiche che furono assai prossime nelle due giovani nazioni, impegnate com'erano a costruire le loro identità anche in base all'alterità e, talvolta, alla complementarità che riconoscevano l'una nella cultura dell'altra, bacini di tradizioni e di saperi ai quali entrambe attinsero per tracciare la propria e l'altrui immagine. Dal proposito iniziale, dunque, questo libro si è spinto fino ad assemblare il ritratto che le neonate nazioni di Italia e Germania vedevano reciprocamente l'una nell'altra. Il messaggio sarebbe passato, in maniera non trascurabile, attraverso un'arte che ogni popolo si aspettava fosse schiettamente nazionale ed esprimesse i suoi tratti immutabili. Non dimeno, in tal senso, ci si occupò dell'indagine e della ricostruzione delle storie artistiche nazionali, processo, che nelle università tedesche, era principiato con largo anticipo e che in Italia non mancò di attirare l'interesse, prima di altri, di Pasquale Villari e di Adolfo Venturi.

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